La polizza RCO, quella che tutela le aziende dagli infortuni sul luogo di lavoro, non è obbligatoria, ma sono moltissime le imprese che ne sottoscrivono una.
Non tutte però sfruttano appieno questa tipologia di assicurazione. E questo non perché le coperture offerte non siano ampie, ma perché per utilizzarla al meglio è necessario un buon coordinamento fra compagnia assicurativa, azienda assicurata e studio legale che segue l’azienda.
Il ruolo del coordinatore spetta al broker che, come in molte altre casistiche, non si limita a reperire sul mercato la polizza più conveniente e a suggerire le clausole più appropriate, ma gestisce la richiesta nel momento in cui si registra un sinistro.
Ma vediamo nel dettaglio come funziona questa polizza.
Che cosa copre la polizza RCO
La polizza RCO è un contratto assicurativo che protegge il datore di lavoro dall’eventualità di dover risarcire i propri dipendenti vittime di infortuni sul lavoro o di malattie per causa di servizio.
In particolar modo copre il sottoscrittore dall’azione di rivalsa dell’Inail e dall’eventuale autonoma pretesa del dipendente di risarcimento del danno differenziale.
Si tratta dunque di una polizza che riveste un ruolo significativo nella strategia di gestione del rischio, perché i danni derivanti dagli infortuni sul lavoro possono essere molto alti, oltre che imprevedibili e, di conseguenza, difficilmente quantificabili in sede di pianificazione finanziaria.
L’importanza della RCO in casi penalmente rilevanti
La polizza RCO diventa di fondamentale importanza in quei casi in cui l’incidente sul lavoro dà adito a un’indagine penale. Cosa che, secondo quanto previsto dalla normativa italiana, avviene nel momento in cui la prognosi abbia una durata superiore ai 40 giorni, con il personale aziendale che deve rispondere personalmente dell’accaduto.
La legge prevede infatti la possibilità di ottenere il riconoscimento delle circostanze attenuanti se la parte lesa si dichiara integralmente risarcita. Risultato che si può ottenere chiedendo l’intervento della compagnia assicurativa.
Su questo passaggio, per quanto semplice in teoria, cadono però molte imprese.
La richiesta deve essere avanzata e quindi gestita nei tempi corretti e non andando dietro a quelli della giustizia italiana, che notoriamente sono lunghi.
Inoltre deve esserci un buon coordinamento fra azienda, studio legale che la segue nel procedimento e compagnia assicurativa. Questo ruolo da “ufficiale di collegamento” spetta al broker.
La gestione del risarcimento deve essere fin da subito impostata avendo ben chiaro come si intende giocare la carta della polizza e non attivandola solo in un secondo momento quando emerge la sua importanza.
L’errore più grave, e purtroppo anche il più frequente, è infatti proprio quello di lasciare che il procedimento faccia il suo corso e arrivare al dibattimento impreparati e con una strategia che a quel punto inevitabilmente deve inseguire gli eventi piuttosto che anticiparli.
Sul fronte aziendale, poi, non va coinvolto solo il direttore finanziario – come avviene nella maggior parte dei casi – solo perché è la figura che ha la delega alla gestione delle assicurazioni.
Per organizzare una strategia efficace è necessario anche il contributo del responsabile delle risorse umane.
L’esperienza di Bazzi, Insurance Partners
È facile capire come in una situazione complessa come quella che si viene a creare nel caso di un incidente sul lavoro sia di grande importanza l’esperienza del broker. Sia che il danno resti confinato nell’ambito civilistico sia che ricada invece nel penale.
Bazzi, Insurance Partners vanta una grande specializzazione in questo campo ed è in grado di offrire consulenza sia nel momento della scelta della polizza, sia nella gestione del sinistro.
La scelta della polizza è un passaggio molto delicato perché va fatta in base ad un’attenta analisi delle clausole e delle condizioni, che vanno parametrate alle dimensioni dell’azienda e al tipo di attività che svolge.
Da ultimo, i nostri professionisti sono in grado di creare quella sinergia necessaria a risolvere nel migliore dei modi l’eventuale sinistro, creando le condizioni per un’efficace collaborazione fra tutte le parti in causa.